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Puntata del 14 NOVEMBRE 2025

Il segreto di Morricone: l'umanità del maestro svelata a Venezia

Luigi Caiola, manager e produttore di Ennio Morricone per 18 anni, rompe il silenzio su un aneddoto inedito. Un’emozione intima che svela il legame del Maestro con suo padre, proprio attraverso la musica.

La collaborazione tra Luigi Caiola e il Maestro Ennio Morricone è durata 18 anni, un periodo intensissimo che ha dato a Morricone una "seconda vita" artistica. Durante questo lungo sodalizio, che ha visto il duo girare il mondo per 250 concerti, Caiola ha mantenuto un rapporto prevalentemente professionale con il compositore, noto per non abbandonarsi facilmente a "confidenze sentimentali".

Eppure, a Umbria in Diretta, Caiola ha mantenuto la promessa, raccontando un episodio delicatissimo, una confessione intima che Morricone gli fece, forse l’unica in tanti anni.

Il Dialogo dei Flicorni

L'episodio risale a un concerto indimenticabile a Piazza San Marco a Venezia. Durante le prove, Morricone decise di eseguire un brano insolito tratto dal film Atame di Pedro Almodóvar. Il pezzo prevedeva un "rimballo" (un dialogo) tra due flicorni. Ennio, che detestava il termine "trombettisti", chiese ai due musicisti di posizionarsi ai lati opposti del palco, davanti all'orchestra, guardandosi.

Durante l'esecuzione, il Maestro fece un'altra cosa insolita: si sedette in platea per assistere. Rivolgendosi a Caiola, gli confidò: "Sai perché faccio questa cosa? Perché io quando ho scritto questo tema ho immaginato... fossimo io e mio padre". Ennio, che da giovane suonava la tromba come il genitore, scrisse inizialmente musiche per tromba dedicate al padre. Quando il padre divenne troppo anziano per suonare, Morricone smise di scrivere per quel particolare strumento. Questo racconto di un dialogo musicale tra padre e figlio, trasmesso attraverso i flicorni, fu profondamente commovente per Caiola.

Dalla "Seconda Vita" all'Oscar

Caiola ha evidenziato come la loro collaborazione sia iniziata quando Morricone aveva quasi 70 anni. Fu Caiola a dare il via alla carriera concertistica di Morricone, portandolo a riscoprirsi "musicista puro".

Inoltre, il manager è stato la mente dietro la lunga campagna durata tre anni che ha portato il Maestro a vincere finalmente l'Oscar. Durante quel periodo, ideò il CD We love Love Venio Morricone, un progetto che coinvolse artisti internazionali di tutti i generi, da Quincy Jones a Bruce Springsteen, da Céline Dion ai Metallica.

Tutta questa avventura, che Morricone stesso chiamò un "viaggio sulle montagne russe", è narrata nel libro "We all love Ennio Morricone", che Caiola presenterà domani, 15 novembre, alla libreria delle Volte di Perugia. Il libro non è stato scritto in modo convenzionale, ma trascritto da interviste registrate con il giornalista Federico Vergari, un processo che Caiola ha descritto come una condizione di "trans".

Il 22 novembre, lo spettacolo omonimo andrà in scena al Teatro del Pavone. Sarà un mix di musica eseguita dai musicisti di Morricone e parole narrate dall'attore Luigi Petrucci, che estrarrà i passaggi più significativi del libro.

Morricone e il Calcio: Un Romanista Filosofo

Infine, Caiola ha svelato la passione calcistica del Maestro: Morricone era un romanista sfegatato, anche se non era tanto appassionato del calcio in generale quanto della sua squadra. Morricone considerava il calcio come una profonda riflessione delle dinamiche della vita: sul campo, l'obiettivo individuale si fonde con il supporto del gruppo, innescando una dinamica di competizione e condivisione. A tutto questo si aggiunge la casualità – "la palla è rotonda" – un elemento fortuito che incide sulle azioni, rendendo lo sport imprevedibile e umano.

Caiola ha concluso riconoscendo che stare al fianco di Morricone è stato il privilegio più grande, una fortuna dovuta più al caso (essendo nato nel 1960, in un tempo in cui "Ennio Morricone c'era") che al merito.