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umbria in diretta del 3 dicembre

Marco Scolastra tra le note di Mozart, il profumo di marzapane e l'eccellenza degli swingle singers

La terza puntata settimanale di Umbria in Diretta, andata in onda oggi, mercoledì 3 dicembre, ha accolto negli studi di Radio Corriere dell'Umbria il Maestro Marco Scolastra. Pianista di fama internazionale e direttore artistico degli Amici della Musica di Foligno, Scolastra ha offerto una conversazione ricca di spunti, spaziando dalle sue radici umbre e familiari fino al rigore della disciplina musicale.

Gusto, Colore e Le Radici Familiari

L'intervista, condotta dalla giornalista Paola Costantini, è iniziata con una curiosa connessione sensoriale: Scolastra ha notato che i colori arancioni dello studio radiofonico gli hanno ricordato subito un dolce siciliano a base di marzapane, un dolce che lui adora. Questa osservazione non è casuale: il Maestro ha rivelato di essere cresciuto in una famiglia di ristoratori e per lui il gusto è un'esperienza sensoriale e mentale, proprio come la musica.

L'amore per le note deriva dal padre, un uomo meraviglioso e dilettante che suonava la fisarmonica ad orecchio. Il padre studiò con Luciano Fancelli, una vera gloria della regione di Capo d'acqua, purtroppo scomparso ventenne, che fu un genio della fisarmonica (a cui è dedicato anche un premio). Le prime dita sulla tastiera di Scolastra furono all'età di 7 anni, quando imitava le canzoni del padre sulla pianola di casa, come "Parlami d'amore Mariù".

Il vero inizio del "gioco del pianoforte" si ebbe a Spello, dove la sua famiglia gestiva il ristorante La Bastiglia. Lì, all'età di 8 anni, fu attratto da suoni misteriosi che provenivano da una casa vicina: era un pianoforte. La prima persona a dargli l'entusiasmo, un cuore che ancora oggi pulsa per la musica, fu la maestra Liliana Gubbini, alla quale deve moltissimo. Successivamente, la sua formazione vide maestri fondamentali come Franco Fabiani e la severissima ma amorosissima Anna Rosa Taddei, allieva di Casella e Cortot, la quale, di fronte al sedicenne entusiasta ma grezzo, gli disse di studiare seriamente o tornarsene al suo paesello. Scolastra ha anche ricordato con affetto la figura di Elio Pandolfi, l'amico e attore che lo ha "catapultato nel mondo della parola e della musica".

La Disciplina dell'Interprete e l'Importanza del Bello

Marco Scolastra ha compiuto il suo primo concerto ufficiale alla Sala dei Notari nel marzo del 1993, eseguendo il Concerto La maggiore di Mozart. In questi 32 anni, ha tenuto più di mille concerti. Nonostante l’attività pluridecennale, il Maestro ha espresso una certa ritrosia per termini come "carriera" e soprattutto "artista". Egli preferisce definirsi un "interprete sensibile", poiché l'artista è colui che crea qualcosa che non esisteva prima.

Il rigore e la disciplina sono i pilastri del suo lavoro: come gli insegnò la maestra Taddei, la parola chiave per un musicista è "disciplina". Lui stesso suona in media 4-5 ore tutti i giorni.

Riguardo al suo repertorio, Scolastra ama particolarmente Mozart (numero uno), Chopin e gli autori francesi (studiati a fondo con il Maestro Aldo Ciccolini). Ha inoltre sottolineato l'importanza di riscoprire la musica del primo Novecento italiano (anni '30, '40, '50), spesso oscurata per ragioni politiche, citando l'esempio di Alfredo Casella.

Il ruolo a Foligno: gli Swingle Singers in Umbria

In qualità di direttore artistico degli Amici della Musica di Foligno, Scolastra ha presentato l’appuntamento di spicco che chiuderà il calendario 2023: il concerto del 10 dicembre all’Auditorium San Domenico.

Ospiti d'eccezione saranno gli Swingle Singers, il gruppo vocale a cappella più noto al mondo. Questi sette cantanti inglesi faranno solo otto date in Italia, e Foligno sarà la prima tappa. Gli Swingle Singers sono celebri per eseguire capolavori nati per strumenti (come Bach e il celebre Aria sulla quarta corda, sigla storica di Quark) unicamente con la maestria della voce.

Il Maestro ha spiegato che la missione dell'Associazione folignate, composta da un equipaggio "smilzo ma pieno di entusiasmo" e volontari, è fungere da "vetrina di tante cose belle e buone". Sebbene il fulcro sia la musica classica, è necessaria un'apertura a forme di "contaminazione," purché questa sia di altissima qualità ed eccellenza.

L'Energia Segreta del Cioccolato

Non poteva mancare un riferimento alla nota passione del Maestro per il cioccolato. Scolastra ha ricordato come il padre fosse stato agente generale della Perugina per molti anni, e il suo primo "godimento" risale all'infanzia, quando si tuffava nelle scatole piene di uova di Pasqua rotte. Oggi, questa passione è un rituale: "non faccio concerto se non mangio un pezzetto di cioccolato," ha rivelato, definendolo un alimento che gli dà solarità ed energia. Tanti amici, tra cui Maria Pia Fanciulli, portano regolarmente cioccolata prima dei suoi impegni.

L'intervista, che ha toccato anche il recente Premio Primi d'Italia ricevuto a Foligno e il suo rapporto complesso con i social media (che riconosce utili ma invasivi), si è conclusa con l'impegno a dedicare una prossima puntata al suo vasto lavoro teatrale.