umbria in diretta del 24 novembre
24 Novembre 2025
"Umbria in diretta" ha visto ospite in studio l'assessore Simona Meloni, titolare di numerose deleghe, tra cui Pnrr, politiche agricole e agroalimentari, montagna, aree interne, parchi, laghi, turismo, sport e pesca. L'Assessore ha ricordato l'importanza di rispettare la fiducia accordata dai cittadini.
L'Assessore Meloni ha esordito parlando della natura totalizzante dei suoi incarichi politici, sottolineando tuttavia l'importanza di fermarsi ogni tanto per rigenerare il pensiero e riflettere, così da fare le cose meglio e a mente fredda.
Avvicinandosi al Natale, l'assessore ha condiviso le sue tradizioni, descrivendo il periodo come un momento di “grande felicità”. Rivive le stesse emozioni dell'infanzia e ama fare gli addobbi in anticipo; questa consuetudine si è rafforzata dopo il Covid, come un bisogno di serenità. Tra i piatti irrinunciabili ha citato i dolci natalizi come il panettone e il torrone, apprezzando in particolare i dolci con le mandorle (una predilezione “un po' siciliana”). Il Natale rappresenta anche un modo per affrontare il dolore, ricordando in modo sano le persone care che non ci sono più e favorendo una riconnessione positiva.
Parlando del suo passato professionale, l'assessore Meloni ha rivelato di essere ancora dipendente di Perugina, dove lavora dal 1998/2000. Ha espresso grande nostalgia per l'ambiente aziendale, che l'ha formata sul tema della squadra, sul raggiungimento degli obiettivi, sull'orientamento al risultato e sulla risoluzione dei problemi. Ha viaggiato molto in passato, arricchendo la sua visione con esperienze internazionali e la passione per la contaminazione di idee e progetti.
Tra le sue passioni musicali ha citato Ornella Vanoni, definendola un patrimonio; ammira in particolare la spontaneità, l'ironia e la libertà dell'artista.
L'Assessore ha ribadito l'importanza di ascoltare le persone competenti per migliorare la qualità amministrativa, menzionando l'incontro con Maurizio Pescari, profondo conoscitore dell'olio. Per lei è fondamentale non solo il pensiero profondo ma anche il risultato concreto, ponendosi sempre dal punto di vista del cittadino.
Riguardo al turismo, l'Umbria sta segnando numeri in crescita; si punta molto sulla promozione, adottando metodi nuovi come il progetto Umbriatic Days, che ha coinvolto influencer e content creator come Nicola Famiglietti per promuovere la regione sui social e sulle piattaforme digitali.
Il successo turistico dell'Umbria deriva dal connubio tra turismo e agricoltura: esperienze che vanno dall'assaggio dell'olio nell'oliveto al bicchiere di vino in cantina, dalla ricerca del tartufo alle attività sportive. L'obiettivo è un salto di qualità che porti le persone non solo a scoprire l'Umbria, ma anche a sceglierla come meta per vivere o lavorare.
In questa ottica è centrale il marchio Umbria, ideato per fare rete e unire le eccellenze locali. L'unione delle tante piccole realtà e borghi può creare una cosa grande, promuovendo in maniera unica tutte le produzioni IGP, DOP e DOC.
Data la mole di deleghe, l'Assessore ha sottolineato l'importanza dei collaboratori, che aiutano a rendere il movimento più fluido e a trasformare l'idea in progettualità applicata e concretezza.
Un nodo cruciale è la Pubblica Amministrazione, spesso rigida e lenta a causa delle sovrastrutture, che si scontra con la velocità della società e delle imprese. La semplificazione è una delle leve più importanti per cambiare marcia a tutti i livelli. L'insegnamento del padre — “prima si fa e poi si dice” — guida la sua azione politica: partire dai fatti, non dalle parole.
L'Assessore ha espresso preoccupazione per la perdita di fiducia dei cittadini (circa 60% di non votanti) e ha suggerito che la politica debba ricorrere all'autocritica e al cambiamento del linguaggio, evitando la continua contrapposizione che genera odio e inquietudine. È necessario riportare il senso della verità e dell'umiltà per riannodare il filo di fiducia con le persone.
Infine, l'Assessore ha parlato della sua laurea in Lettere e Filosofia, formazione che le ha dato la capacità di interrogarsi, andare a fondo delle questioni e ragionare a multilivello. Lo studio dell'etno-antropologia le ha permesso di scavare nella quotidianità e nella vita delle persone, aiutando a trovare soluzioni concrete e a evitare che le idee rimangano “solo chiacchiere al vento”.
In chiusura ha confessato la sua passione per i lievitati (pizza, dolci, pane) e ha citato la ricetta della torta di Pasqua antica della nonna.